Un continente in tuk tuk

Quando un autista di tuk tuk si propone di accompagnarvi per un tour di uno o più giorni spesso diventa più di un semplice “tassista su tre ruote”.
Un incrocio tra un informatore sul campo, una guida e un driver, gli autisti di tuk tuk vi porteranno, con un po’ di fortuna, nei posti meno battuti dalla maggior parte dei turisti, in entrate secondarie meno popolate dai venditori e venditrici ambulanti e saranno sempre pronti ad aiutarvi a realizzare ogni richiesta. Dei punti di riferimento quando non ne hai neanche mezzo e ti trovi in un angolo dimenticato della Terra.
Peter a Phnom Penh ci ha scarrozzato per tutto il giorno consigliandoci un itinerario che seguisse gli orari di chiusura, ma cosa ancora migliore, contattando un suo amico e collega a Siem Reap, Tom, per venirci a prendere, nel cuore della notte il giorno seguente, al nostro arrivo alla stazione degli autobus.
Tom ha 35 anni, ma gliene daresti un’abbondante decina meno, è estremamente timido ma è di buona compagnia. Ogni volta che scendiamo dal suo tuk tuk per visitare qualcosa ci domanda con premurosa preoccupazione se abbiamo ancora abbastanza acqua fresca e tira fuori dal suo frigo portatile verde una bottiglietta nuova per noi. Ci accompagna per questi 3 giorni a Siem Reap in ogni angolo della zona e a qualsiasi ora sempre con un sorriso sincero ed entusiasta e ci ha anche insegnato qualche parola in cambogiano.
Chissà quale altro amico su questi strambi mezzi di trasporto ci riserva il futuro.
Lo scopriremo presto, ma intanto au kohn e lia suhn hao-i Peter e Tom! 🛺✨