Il monastero di Khor Virap è uno dei monumenti simbolo dell’Armenia. Si trova a circa 40 km da Yerevan, a pochi chilometri dal confine con la Turchia. Se il tempo lo permette, e soprattutto lo smog, è possibile avere una vista privilegiata sul monte Ararat, un gigante di più di 5000 m sul territorio turco, ma protagonista paesaggistico di buona parte del nostro road trip armeno. In turco, il significato di Ararat è “montagna del dolore” e secondo la Genesi è il luogo di approdo dell’arca di Noè dopo il diluvio universale.
Torniamo però a Khor Virap, che è legato a diverse leggende che lo rendono particolarmente importante per la cultura armena: qui nel 228 il re Tiridate III imprigionò Gregorio Illuminatore, il fondatore della chiesa armena, per 13 anni in una grotta che oggi è ancora visitabile. Questa tortura serviva a far dissuadere Gregorio dal professare il cristianesimo, ma questo non servì, anzi, nel frattempo Gregorio guarì il re armeno da una malattia alla pelle considerata incurabile. Questo causò la conversione di Tiridate, che dichiarò il cristianesimo come religione di stato per la prima volta nella storia.
Laura Pronestì | P.IVA 09745190968