Passiamo per Poggiovalle per poi arrivare a Nesce che con i suoi 40 residenti stabili sta vivendo un'estate di sovraffollamento causato da chi abita altrove e qui ci viene solo per pochi giorni all'anno. Ma quest'anno è diverso, ci dicono tutti, tanta gente che torna in queste case di pietra e molti camminatori in più. Tuttavia, poco dopo l’alba, si respira ancora la calma e la tranquillità di questi posti.
Durante i periodi freddi la maggior parte dei briganti si nascondeva nello Stato Pontificio, tornando in primavera per combattere i piemontesi e le famiglie che li sostenevano. Queste montagne erano rifugio di alcune bande di briganti tra cui la famosa banda di Cartore composta da 20/30 persone che combattevano i piemontesi ma si sostenevano con furti, rapimenti, estorsioni e incendi ai danni delle ricche famiglie dei paesi. A inizio 1861 gruppi paramilitari cercarono di conquistare i territori del Cicolano, comprese le aree del Cammino dei Briganti, e furono repressi con fucilazioni e arresti dalle truppe piemontesi. Ad aprile la reazione ormai repressa si era trasformata in brigantaggio e la guerra militare in guerriglia partigiana.
Laura Pronestì | P.IVA 09745190968